➡️Ottimizzazione SEO: reperibilità e miglioramento dei contenuti

Il tutorial illustra i principali fattori di ottimizzazione dei contenuti per i motori di ricerca.

Introduzione

Quando abbiamo bisogno di un’informazione, per prima cosa interroghiamo un motore di ricerca. I motori di ricerca costituiscono infatti il primo punto di accesso all'informazione digitale.

Per assicurarci che i siti e i servizi di pubblica utilità che proponiamo vengano trovati dagli utenti, quindi, è fondamentale ottimizzarne i contenuti - cioè organizzarli e definirli in modo che siano facilmente individuabili dai motori di ricerca.

Il SEO - Search Engine Optimization, ovvero ottimizzazione per i motori di ricerca - è appunto l’insieme di tecniche e strategie finalizzate a migliorare il posizionamento di un contenuto digitale nei risultati dei motori di ricerca.

Anatomia di una pagina perfettamente ottimizzata (stacco)

I motori di ricerca lavorano andando a scandagliare specifici fattori strutturali, che possono essere interni, cioè eseguibili all’interno del sito (i cosiddetti fattori on-page) o esterni, cioè eseguibili al di fuori del sito (fattori off-page) e, a seconda della categoria in cui si iscrivono, possono essere più o meno visibili ai nostri occhi.

Agendo su tali fattori attraverso alcuni principi di base, è possibile ottimizzare le nostre pagine per renderle efficaci punti di accesso ai nostri siti e servizi.

Osserviamo nel dettaglio questi principali fattori di ottimizzazione.

Fattori on-page

Tra i principali fattori on-page troviamo:

  • Metatag “title”

  • Metatag “Description”

  • URL

  • Titoli e sottotitoli delle pagine: le intestazioni

  • Parole chiave nei testi

  • Elementi visuali.

Metatag “title”

Il metatag “title” è uno degli elementi SEO on-page più importanti e indica ai motori di ricerca qual è l'oggetto principale della tua pagina. Descrive e anticipa in modo sintetico il contenuto di una pagina e appare come prima riga nella pagina dei risultati dei motori di ricerca.

Ecco alcune indicazioni per costruire un metatag “title” efficace:

  • inserire per prime le parole chiave. In questo modo si migliora la pertinenza della pagina per i motori di ricerca;

  • non superare i 50-60 caratteri. I titoli che superano questa lunghezza vengono troncati automaticamente;

  • creare title significativi e coerenti. È bene evitare parole generiche quali “home”, usare invece termini che corrispondono al contenuto della pagina;

  • associare ad ogni pagina un titolo diverso.

Metatag “Description”

Il metatag “description” o “metadescription” è una breve descrizione del contenuto. Assieme al title, la meta description aiuta gli utenti a comprendere a colpo d’occhio se il risultato ottenuto sia pertinente alla propria ricerca e, se ben costruita, ne attira l’attenzione inducendoli a visitare la vostra pagina.

Ecco alcune indicazioni di base per costruire una Description efficace:

  • descrivere il contenuto in modo chiaro, conciso e pertinente, in modo da fornire all'utente una comprensione immediata di ciò che troverà sulla pagina web.

  • Utilizzare le parole chiave, in modo da agevolare i motori di ricerca nel comprendere i contenuti della pagina.

  • Non superare i 155 caratteri: per adattarsi alla visualizzazione dei risultati di ricerca, rispettare una lunghezza compresa tra i 120 e i 155 caratteri.

  • Associare una diversa description a ciascuna pagina: in assenza di description, infatti, i motori di ricerca riportano le prime parole della pagina e le frasi che contengono la parola chiave digitata.

URL

L’URL (Uniform Resource Locator) è il cosiddetto “indirizzo”, una sequenza di caratteri che consente di individuare in maniera univoca un contenuto digitale.

URL puliti e coerenti soddisfano le esigenze sia degli utenti che dei motori di ricerca. Anche per questo elemento sussistono dei principi che ne orientano l’ottimizzazione.

Un URL efficace deve essere:

  • semplice

  • descrittivo, e contenere le parole chiave

  • privo di codici, numeri o caratteri alfanumerici

  • coerente con il titolo e i contenuti della pagina

  • breve

  • composto usando i trattini (-) invece che gli underscore (_).

Titoli e sottotitoli delle pagine: le intestazioni

Ciò che i nostri occhi distinguono in titoli, sottotitoli, titoli di paragrafi e sottoparagrafi, per i motori di ricerca sono i “tag di intestazione” e vanno dal livello H1 al livello H6”. Servono a strutturare il contenuto in sezioni distinte e costituiscono un forte segnale di pertinenza per i motori di ricerca, quando contengono le parole chiave, primarie e secondarie in base al livello.

  • Intestazione H1 - Il titolo della pagina, tag h1, è diverso dal metatag title: di fatto, ogni pagina ha “due titoli”. Il tag H1, a differenza del tag title, non ha limite nel numero di caratteri da utilizzare, è possibile e consigliabile, quindi, includere più parole chiave o diverse varianti di parole chiave primarie.

  • Intestazioni H2 - I tag H2 dividono la pagina in segmenti. Aiutano gli utenti nella navigazione e i motori di ricerca a capire di cosa tratta la pagina. Possono essere considerati come sottotitoli: vanno resi anch’essi informativi attraverso l’uso di parole chiave secondarie.

  • Intestazioni da H3 ad H6 - Sono le intestazioni che contrassegnano le successive sottosezioni; vanno segnalate non tanto in ottica SEO (i motori di ricerca ormai quasi non le prendono più in considerazione), quanto come campanello di allarme: se nell’organizzare una pagina ci si trova a dover gestire sottosezioni a livello profondi, probabilmente c'è qualcosa che non va nella struttura dei contenuti.

Le parole chiave o keyword

I motori di ricerca e le nuove intelligenze artificiali sono diventati ormai piuttosto abili nell'elaborare il linguaggio naturale, portando l’uso e l'ottimizzazione delle parole chiave ad un’evoluzione: non è più necessario l’inserimento di parole chiave (o keyword) esatte, ma diventa necessario rendere le pagine pertinenti per un intero gruppo di sinonimi e termini correlati.

Tali gruppi vanno inseriti all’interno del testo in modo strategico e al tempo stesso naturale; identificarli diventa dunque un lavoro iterativo che deve tenere conto di:

  • quali sono le parole che meglio descrivono le informazioni da veicolare

  • quali sono i loro volumi di ricerca

  • in che maniera i concetti espressi nel sito potrebbero potenzialmente essere cercati dagli utenti sui motori di ricerca

Elementi visuali

L’uso di elementi visuali come immagini, video, schemi o infografiche non solo migliora l'esperienza degli utenti, ma contribuisce a ottimizzare le pagine web in ottica SEO, se si fa attenzione ad alcuni fattori.

  • Associare ad ogni immagine titolo e descrizione - Titolo e descrizione di un’immagine sono due attributi non visibili direttamente sulla pagina, ma presenti nel codice sottostante, a cui i motori di ricerca accedono direttamente per capire di cosa tratta l'immagine. Il titolo descrive la foto al passaggio del mouse, mentre la descrizione la racconta quando ad esempio l’immagine è disabilitata. La descrizione deve essere semplice e breve: testi troppo lunghi e ricchi di parole chiave non vengono ben interpretati dai motori di ricerca.

  • Usare file leggeri Immagini e video devono essere caricati sulle pagine in formati standard e compressi. Ciò ha un effetto positivo sia sulla velocità della pagina, che sulla complessiva esperienza dell'utente

  • Usare nomi di file descrittivi (no img4032.jpg) - Un buon nome del file potrebbe essere una versione breve della descrizione

  • Aggiungere un’eventuale didascalia - Per un’ottimizzazione ancora più efficace è possibile aggiungere una breve didascalia, visibile nella pagina, sotto l’immagine.

Fattori off-page

Tra i principali fattori di ottimizzazione off-page troviamo:

  • link building

  • social media.

Il link building è uno dei fattori off-page più importanti per migliorare la credibilità di un sito web e quindi il suo posizionamento sui motori di ricerca. Fa riferimento al numero e alla tipologia di link esterni che rimandano al nostro sito web (inbound link); attenzione, però, i motori di ricerca premiano la qualità più che la quantità: i link devono provenire da siti autorevoli ed essere acquisiti in modo spontaneo.

Social media

I motori di ricerca tengono conto dell'engagement sui social media come indicatore di popolarità e pertinenza del contenuto. L'attività sui social, come la creazione di contenuti interessanti e la condivisione di post sul proprio sito web, può aiutare a migliorare l'autorevolezza del proprio sito web.

Altri fattori di ottimizzazione

Gli elementi analizzati finora sono i principali fattori a cui porre l’attenzione se si vuole ottimizzare il proprio contenuto per i motori di ricerca, ma ne ne esistono altri.

Qualità dei contenuti

Contenuti originali, aggiornati e ben strutturati, centrati sui bisogni dell’utente e redatti con un linguaggio chiaro ed efficace, sono anch’essi rilevanti per il posizionamento sui motori di ricerca.

Struttura del sito

La struttura del sito deve essere semplice, ben organizzata e facile da navigare per utenti e motori di ricerca.

Compatibilità con i dispositivi mobili

I motori di ricerca sono sempre più focalizzati sul miglioramento dei risultati di ricerca da mobile, perciò non è più possibile prescindere dall’ottimizzazione di siti e servizi per la visualizzazione su dispositivi mobili.

Conclusioni

Ottimizzare i propri contenuti per migliorare il posizionamento nei risultati dei motori di ricerca, oltre ad aumentare la visibilità dei servizi offerti, porta anche altri vantaggi: ne rende più semplice l’accesso e migliora l’esperienza utente, aumentando così anche la soddisfazione e la fiducia dei cittadini.

___

Anno di riferimento: 2023

Seguici su Open Gov https://open.gov.it/ e su twitter @opengovitaly

Last updated